Edicola (Temi di ricerca)

Vengono qui individuati alcuni gruppi tematici che meglio aiutano a comprendere come e dove nel corso degli anni si siano indirizzate le mie ricerche. Si offre quindi una panoramica degli articoli usciti su carta stampata e online in accompagnamento alle mie pubblicazioni, con un cenno ai tanti nomi del web – lettori appassionati, pazienti coltivatori di spazi di scrittura in proprio – che nel tempo si sono avvicinati ai miei lavori.

* per una rassegna stampa più approfondita, con una riproduzione pressoché integrale dei testi divulgati, si rimanda alla pagina presente nel menù di questo sito. I contenuti, suddivisi in diverse gallerie, sono leggibili cliccando su ciascun riquadro.

* in copertina: Dal 1848, avvenuta la concessione della libertà di stampa, il diffondersi di un gran numero di quotidiani e periodici comporta la progettazione di strutture specifiche per la loro vendita. Nelle grandi città, sulle piazze e lungo le vie del centro, compaiono le prime edicole (o chioschi, parola forse più poetica), costruzioni piuttosto piccole, con scheletro dapprima in legno e poi in ferro. A Torino la loro struttura munita di tetto aguzzo, spesso decorato e concluso con un pinnacolo, una sfera o una guglia richiama alcune caratteristiche del neogotico. In evidenza su questa pagina il progetto per uno dei primi chioschi di Piazza Castello.
Ulteriori notizie disponibili consultando i documenti digitalizzati sulle pagine pubbliche dell’Archivio Storico.

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Claudia Ciardi

Laureata in lettere antiche, fondatrice e autrice del blog «Margini in/versi».
Osanno il Kaddish di Allen Ginsberg.
Cuore greco-berlinese, il vento mi convertì alla letteratura.
I miei libri:
https://margininversi.blogspot.com/p/i-miei-libri.html
Vissi d'arte:
https://margininversi.blogspot.com/p/vissi-darte.html
I am indexed on “edcat,” the database of artist publications:
https://edcat.net/person/claudia-ciardi/

------------A pocket literary biography------------
Claudia Ciardi was born in Pisa on 6 October 1981. Her education fluctuates and borders on ancient literature, German studies and the economics of cultural heritage. In life she is dedicated to editorial consultancy and is a photography assistant. The comparison between images and words, the exploration of contacts between verbal and figurative forms, up to self-taught painting have inspired several of her most recent collaborations. She mostly ignores Renaissance epilogues, remaining a Greek-Gothic. What Cristina Campo expressed, that translating is writing, is true in her. And writing is writing like “a rose is a rose is a rose”.

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